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AdrianoModeratore
Teniamo su le antipioggia e scendiamo verso Bormio.
La strada fa sempre schifo, anche se qualche tratto è stato riasfaltato… per lo meno dove l’anno scorso la strada presentava degli scalini longitudinali anche di 10-15 cm di dislivello… l’anno scorso avevo trovato un tipo che aveva divelto il cerchione posteriore di una Tracer 😖
Arrivati a Bormio splende il sole e fa caldo…
Facciamo il punto.
L’idea è quella di fare lo Stelvio su tutti e tre i versanti, con i sensi di salita e discesa più avvincenti… ma con il meteo incerto rischiamo che se una volta arrivati a Prato allo Stelvio si metta a diluviare od ancora peggio a grandinare… od addirittura in cima allo Stelvio a nevicare… l’itinerario che avevamo in mente verrebbe irrimediabilmente compromesso e toccherebbe campiare prospettive.
Decidiamo di giocare con la sorte e saliamo! Ma con l’antipioggia sempre addosso… per scaramanzia… e per il freddo che ci aspetta su a 2760 metri, l’App del meteo dice 4 gradi, vento sostenuto anche se niente pioggia.
Saliamo da Bormio quindi, salita molto più avvincente rspetto a quella di Prato allo Stelvio anche se quest’ultima sembra molto epica vista in foto dall’alto.
Da Bormio sono 49 tornanti se non ricordo male, ma tutti disegnati da un perfetto architetto biker. Si piega da paura, l’asfalto non è troppo rovinao ed il pesaggio è mozzafiato. Quasi un tratto perfetto.
Al passo ci aspetta freddo sicuramente, ma scopriamo un sole che ci scalda l’animo e ci fa ben sperare.
Life is a journey, not a destination !
AdrianoModeratoreUsciamo dal locale, ci bagnamo il cu*o per prendere le tute antipioggia sulle moto… ci vestiamo e riprendiamo la strada, direzione Ponte di Legno.
Fa freddo, ovviamente la pioggia sembra non volerci lasciare… ed invece quando iniziamo la salita per il Passo Gavia qualcosa cambia.
Ad ogni tornante piove meno. Il nuvolone che ci sta sciacquando pian piano sale e ci lascia intravedere le magnifiche montagne che anticipano il passo, un tripudio di cascate che sgorgano dai loro pendii fino a formare torrenti verticali che a loro volta si gettano in uno dei laghi alpini, di sicura origine glaciale, che abbia mai visto! Peccato non potersi fermare a scattare un po’ di foto…
Arrivati al passo l’aria cambia, non è più gelida come prima, non piove più.
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AdrianoModeratoreVia via via!!!
Veloci che la giornata sembra già fin troppo corta…
Corriamo ad imboccare la Valsugana, sosta colazione in una stazione di servizio all’altezza della Val di Sella, poi passiamo Trento, percorriamo la Val d’Adige, poi la Val di Non, passiamo Cles ed imbocchiamo la Val di Sole… una delle famigerate valli in cui il Trentino-Alto Adige ha instaurato dei limiti di velocità differenziati: 60 all’ora per le moto e 90 all’ora per tutti gli altri mezzi!
Non commento, fate voi… avevamo il camion della spazzatura che in salita ci spingeva…
Una volta arrivati al Passo del Tonale il meteo, bello fin qui, ci gioca un brutto scherzo. Appena spento le moto inizia a diluviare, forte.
Entriamo nello chalet a bere un caffè ed a fare il punto della situazione.
Il meteo non sballa, anzi se possibile si incattivisce…
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AdrianoModeratoreProva a vedere se sul certificto di omologazione risultano anche i tuoi prodotti dalla Fresco e non dalla Roads…
Per il prossimo inverno contatterò direttamente la Fresco per chiedere a loro i ricambi, ma se per caso tu ci provi prima facci sapere come va a finire 😉
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21 Agosto 2020 alle 12:27 in risposta a: Partecipanti Raduno 2020 – Torino dal 4 a 6 settembre (nuova data) #186038AdrianoModeratoreNoooo Ferdin !!! Mi spiace un sacco !!!
Però almeno è per un buon motivo che mancerai… eccome se mancherai !!! 🍻
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AdrianoModeratoreIl rientro a casa è meno traumatico del previsto, le temperature sono tutto sommato gradevoli, complice il sole che inizia a tramontare (troppo) presto.
I chilometri sono trecentoquaranta e qualcosa… Michele è sempre uno spasso perchè ovunque lo porti in moto (a parte il Manghen 😂) lui se la gode come una pasqua!
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AdrianoModeratoreRiprendiamo la marcia e scendiamo ancora di quota, fino ad imboccare la Valsugana appena sopra Pergine Valsugana.
Il carro è torrido più del previsto già qui… via via veloci, sembra di ardere!
All’altezza di Borgo Valgugana le nubi che stanno sopraggiungendo dalla zona del Tesino sono minacciose, ed infatti dopo qualche chilometro ecco lo scroscio d’acqua… quanto mai gradito!
Dura pochi chilometri ancora, poi lascia spazio ad una brezza fresca, gradevolissima, che ci accompagna fino a Valstagna, dove facciamo l’ultima tappa.
Sulla facciata del comune di Valstagna campeggia l’effige maestosa del leone marciano (il leone di S. Marco, simbolo della Serenissima) in posizione di Guerra.
Ormai è un’immagine rarissima da trovare, e qui giustamente la mostrano con fierezza… non per niente la piazza in cui si affaccia il comune si chiama “Piazza San Marco” !
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AdrianoModeratoreDopo pranzo io e Michele vorremmo continuare il giro per altri passi, ma la Cate proprio non ce la fa e temo che tra il caldo ed il dolore fisico che prova in sella inizi e perdere la concentrazione… per cui optiamo per scendere a Moena, risaire la Val Di Fassa e poi di percorrere la Val di Cembra.
Deviamo per l’altopiano di Pinè, costeggiamo il Lago delle Piazze e poi il Lago di Serraia, sulle cui rive facciamo la penultima sosta… per riprendere fiato in vista della grande calura che già si fa sentire ma che una volta raggiunta la pianura sarà soffocante.
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AdrianoModeratoreE’ già mezzogiorno passato per cui facciamo un breve breefing sul da farsi…
La Cate è già esausta, il cu*o le fa male per cui optiamo per fare pausa pranzo al Ristorante – Hotel Miralago, proprio sul Passo S. Pellegrino ma defilato dal grande traffico.
Ottimo posticino, proprio in riva al Lago delle Pozze.
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AdrianoModeratoreRipresa la marchia scendiamo a Paneveggio, poi saliamo al Passo Valles.
Non ci fermiamo, troppa gente…
Giù verso Falcade e poi ci arrampichiamo sul Passo San Pellegrino (a tratti la strada raggiunge, anzi supera, il 18% di pendenza).
Ormai questo itinerario lo conoscete a memeoria…
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AdrianoModeratoreCiao swilo81 !!!
Purtroppo ti sei imbattuto anche tu nella “simpatia” del servizio post-vendita di Roads Italia?
Io monto gli scarichi che aveva Tiz sulla sua Bull… erano stati i primissimi scarichi venduti da Roads Italia per la Bulldog., tanto che ancora oggi se vai sul loro sito nella pagina di quelli corti in titanio c’è la foto della Bull di Tiz…
All’epoca Roads Italia non costruiva scarichi, per lo meno non li costruiva per la Bull… li comprava già fatti dalla Fresco e ri rivendeva come se fossero loro… “come se”, appunto… infatti sul certificato di omologazione non era riportato Roads Italia come marca, ma è riportato Fresco.
Se fai una ricerca in rete troverai molte conferme di ciò…
Li ho contattati per acquistare sia le fasce che le gomme nuove, specificando proprio che il modello in mio possesso era uno dei primissimi esemplari da loro venduti ed erano proprio gli scarichi della moto nella foto che pubblicano ancora oggi, facendo presente che ero consapevole che all’epoca non erano prodotti da loro ma dalla Fresco e che erano diversi dal modello che attualmente vendono.
Nessun problema, secondo loro… mi danno il link del kit di fasce + gomme e lo acquisto… consapevole di essere stato chiarissimo nella mia spiegazione e che loro avessero facilmente capito.
Mi arriva il pacco… lo apro… provo le fasce e sono corte… non posso nemmeno utilizzare le gomme sulle mie attuali fasce perchè sono più strette delle fasce…
Quindi scrivo a Roads Italia spiegando che mi hanno mandato il kit sbagliato… gli rispiego tutta la storia pensando che non avessero letto attentamente la mia prima e-mail… mi rispondono chiedendo di inviargli copia del certificato di omologazione… e rispondono che non sono scarichi loro, essendo evidentemente riportato “Fresco” come produttore… gli rispondo che è ovvio che sia così dato che li compravano da Fresco e li vendenvano come se fossero loro! Ed era altrettanto ovvio dato che gliel’avevo spiegato io fin dall’inizio !!!
Sai cos’hanno avuto il coraggio di dire???
Che loro non hanno mai venduto scarichi prodotti da altri, che stao evidentemente sbagliando io…
Non hanno più risposto a nessuna mia richiesta di risolvere il problema! E pensa che nemmeno gli ho chiesto il reso (oggi mi dico che sono stato un cog**one), chiedevo semplicemente le fasce e le gomme giuste.
Al che ho capito il perchè non pubblicano ne il loro numero di telefono ne il loro indirizzo…
Lascio a chi scrive ogni considerazione sulla serietà dell’azienda…
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AdrianoModeratoreBenvenuto GranKyo !!!
Non ricordo iscritti dalla Sardegna, per lo meno nessuno tra quelli attvi.
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AdrianoModeratoreCiao Lupo!
Non so il motivo per cui te ne sei separato… ma se ti ha così stravolto il separartene… perchè non l’hai tenuta? 80.000 km non sono niente per il motore della Bulll… e per qualsiasi acciacco che possa avere per fortuna c’è sempre la soluzione! 🍺
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AdrianoModeratorePer “fogli d’alluminio” penso che tu intenda dire che hai usato il domopack bagnato… di solito, però, lo si usa per togliere le puntinature di ruggine dalle cromature… mentre le parti da te indicate sono in alluminio e sono verniciate, per cui il domopack credo possa aiutare a togliere la parte più grezza dell’ossido di alluminio, ma non può fare gli stessi miracoli che fa sulle cromature.
Blocchetti e foderi finiscono quasi sempre in carrozzeria… 😉
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15 Luglio 2020 alle 12:31 in risposta a: Partecipanti Raduno 2020 – Torino dal 4 a 6 settembre (nuova data) #185985AdrianoModeratoreDai c**zo che manca poco !!! 😎
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