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- Questo topic ha 54 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 settimane, 4 giorni fa da Rudy.
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21 Ottobre 2024 alle 14:53 #187363AdrianoModeratore
Di Walter & Co non abbiamo più notizie…
Ci spostiamo un po oltre il Rifugio Sapienza per fare pausa pranzo al Corsaro Etna Hotel, mi rendo conto solo ora che non ho scattao una singola foto al ristorante…
Mi perdonerete, spero… e spero che i più di voi abbiano provveduto a scattare qualche foto del momento.
A tavola, manco a dirlo, mi sono trovato seduto a fianco al mio riempitore di bichiere ufficiale !!!
Life is a journey, not a destination !
21 Ottobre 2024 alle 14:54 #187364AdrianoModeratoreQuesta è stata l’unica foto che ho scattato… poi evidentemente l’oblio alcolico, più che la totale rilassatezza raggiunta finalmente dopo un anno passato ad organizzare ed a bramare questo momento, ha contribuito a farmi dimenticare il telefono in tasca…
Dopo poco, finalmente, arrivano Ponch, Loris e le loro zavorrine !
Dalla faccia che sfodera Ponch capisco che non è stata una bella mattinata… lascio che si accomodino e che smaltiscano le mille domande che ovviamente tutti rivolgono loro. Capisco che è più il momento di sbollire una rabbia sacrosanta.
Il pranzo è a buffet… e questo è un problema, strafogarsi è un obbligo sottinteso a cui tutta l’italica popolazione non se la sente di contravvenire !!!!!
Dopo essermi stufato di alzarmi a riempire il piatto, faccio un cenno a Ponch per chiedere se tutto andava bene… e cospro che i guai alla NC non erano finiti con la sostituzione delle candele… poco dopo essere ripartiti, la catena saltava fuori sede !
Ovviamene Ponch ha immediatamente capito che la catena era eccessivamente stirata…
Ricontattao il noleggiatore, rientrati alla sua base… è scattata la ricerca del ricambio, che ancora più delle candele era quasi introvabile…
Dopo un tempo interminabile, condito da bestemmie tra le più eclettiche, finalmente si trova e si monta una catena nuova (pignone e corona sono rimasti introvabili…) e Ponch è pronto per ripartire !
Se non che… la moto di Loris entra in recovery… ma a quel punto i nostri girano la manopola del gas lo stesso ed anche se la TRK arranca un po’, ecco che finalmente ci hanno raggiunri al ristorante.
Sicuramente ho tralasciato molti dettagli, che in verità non conosco, ma in quel momento a me importava solo che Ponch & Co fossero finalmente dei nostri !!!
A fine pranzo il titolare ci ha invitato a raggiungerlo al bar/bazar del locale per offrirci un assaggio di liquori del posto… io non mi faccio scappare l’occasione di provare il Fuoco dell’Etna !!!
Difficilmente un nome è stato mai più azzeccato per un liquore…
Ne ho preso subito una bottiglietta per scaldare le fredde serate invernali venete.
Dopo pranzo riusciamo a bloccare il parcheggio del ristorante per schierare le moto e scattare la foto di gruppo.
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21 Ottobre 2024 alle 14:55 #187365AdrianoModeratorePrima di ripartire salutiamo gli amici di Marvil che hanno scortato il gruppo capitanato da Fernando, tutti tranne Fabio che, una volta messi in marcia, ci fa discendere dal vulcano e ci fa fare tappa in località Serra La Nave, per ammirare una delle 30 opere monumentali dell’artista polacco Igor Mitoraj che fa parte di una mostra temporanea intitolata “Mitoraj. Lo Sguardo, Humanitas, Physis”.
L’opera che possiamo ammirare, ai piedi dell’Etna, si chiama “Teseo Screpolato”.
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21 Ottobre 2024 alle 14:56 #187366AdrianoModeratoreQui salutiamo Fabio e riprendiamo la strada, con destinazione Bronte !
Ma ve lo immaginate ???
Non esiste italiano che conosca questo paese, non serve che vi nomini l’anacardiaceo che prende il suo nome.
Tappa alla Caffetteria Luca per assaggiare il gelato più ambito al mondo…
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21 Ottobre 2024 alle 14:57 #187367AdrianoModeratoreIl rientro a Modica avviene all’imbrunire, andiamo ad imboccare l’autostrada.
Non è un’abitudine che piace al gruppo, ma qui le distanze sono talmente grandi che non abbiamo alternative.
Dopo una buona dose di km lanciati, prima che inizi il tramonto, Marvil ci fa fare sosta in una staione di servizio. La stanchezza iniziava a farsi sentire ed il caldo che ancora bruciava la pelle, è stata una delle soste più bramate che ricordi…
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21 Ottobre 2024 alle 15:42 #187368AdrianoModeratoreAlla ripartenza capita che tutto il gruppo parte, senza rendersi conto che Remo ha problemi a far partire la sua Bull. Se ne accorgono Michele e Nino, la nostra scopa, e rimangono per dare assistenza.
La Bull non ne vuole sapere di partire… e nel frattempo il gruppo procede veloce, per avanzare più possibile prima che cali il buio.
Io sono in coda al gruppo.
Ad un certo punto Michele mi chiama (ho il telefono sul portatelefono, per cui lo vedo ma non posso rispondere nell’immedato).
Porca miseria… penso… se Michele mi chiama, sapendo perfettamente che io non ho l’interfono (non l’ho mai avuto e fino a quel giorno ho sempre pensato, convintamente, di non volerlo !) e che quindi sa che per rispondergli sono obbligato a fermarmi, perdendo contatto con il gruppo, quindi significa che ha un grave probema !!!
Sapevo che la sua Bull, da quando siamo partiti da casa, faticava ad andare in moto per cui ho immaginato che mentre tutti partivano lui si fosse trovato con la moto in panne (in quel momento non sapevo che il problema fosse alla Bull di Remo) e si fosse ritrovato da solo.
Rimango per qualche secondo a bestemmiare perchè mi rendo conto che se perdo il gruppo (con il buio ormai sceso) rischio di mettermi nei guai… è il tempo necessario perché Michele metta giù…
Ma cosa faccio ?!? Se il mio amico mi chiama in quel momento significa che ha bisogno di aiuto, e sa che io quando un amico nei guai chiama… mollo tutto e corro !!!
Pochi istanti dopo vedo una stazione di servizio… freccia… esco e mi fermo…
Tolgo il casco, i guanti, prendo il telefono a chiamo Michele.
Mi risponde… è per strada… sento il fruscio dell’aria (Michele è l’unico del gruppo ad avere l’interfono) ma lo sento comunque perfettamente. Mi informa di non preoccuparci se non li vediamo in coda al gruppo e mi spiega del problema alla moto di Remo, per fortuna risolto.
Ed io lancio una gran bestemmia… gli dico che per rispondergli ho dovuto fermarmi e perdere il gruppo, che ora non so dove andare… non conosco la strada…
Michele fatica a sentirmi, sente molti disturbi e mette giù.
Ok… ad ogni raduno, è storia ormai, qualcuno di noi DEVE perdersi… ma di solito ad impersonare lo sfortunato di turno è Rosso65, penso… e che ca**o, ora che lui è passato a fare il Senatore i suoi compiti ce li siamo distribuiti… Fernando fa il Presidente ed io quello che si perde !!! 😂
Con questo pensiero scoppio a ridere… 😂😂😂
Nessun problema !
Avvio Maps, metto come destinazione l’hotel Modica e riparto, fiducioso di percorrere la stessa strada che sta facendo il gruppo.
Mai pensiero fu così sbagliato… scoprirò da li a poco…
Ripresa l’autostrada, inizialmente procedo sui 110-120 all’ora.
Il faro della Bull non illumina un ca**o ed ad un certo punto mi trovo da solo, nessun’altro veicolo intorno aiuta ad illuminare la strada.
Ad un certo punto la Bull decolla… un salto, uno stacco nettissimo dell’asfalto solca da lato a lato la strada… mentre la Bull è in aria mi stacco dalla sella e quando atterro mi schianto con i cog**oni sul serbatoio…
Cristo che male !!!
Sento le tonsille pulsare… penso di dovermi fermare… ma con quel buio rischio di mettermi in una situazione ancora più pericolosa.
Guardo ad entrambi gli specchietti e per fortuna ientro non ho nessuno.
Penso a Fernando al ritorno da Genova… e continuo. Rallento, mi porto sugli 80-90 all’ora e tengo d’occhio lo specchietto sinistro per vedere se dietro sopraggiunge qualcuno. Procedere così piano può essere pericoloso, anche il faro posteriore della Bull non è un astro ed un’auto che arriva anche solo a 130 all’ora da dietro ti può vedere solo quando ti carica sul cofano…
Procedo per un po’ così.
Ad un certo punto il navigatore indica di prendere la prossima uscita.
Penso che tutto sommato al ritorno l’autostrada è sembrata più corta da percorrere, forse perchè la mattina c’erano 35 gradi ed ora almeno 15-20 in meno.
Prendo l’uscita indicata dal navigatore e solo alla fine della corsia di decelerazione, quando la strada curva a destra, vedo il cartello con scritto “Noto”.
Cooosa ???
Sono ancora a Noto ???
Ussignur… ed adesso ???
Mi fermo fouri dall’autostrada… consulto il navigatore e vedo che mi fa procedere per strade normali.
Effettivamente, rispetto all’autostrada, arrivare a Modica per di qua sembra un percorso molto più diretto.
Che faccio ? Mi fido di Maps oppure rientro in autostrada e vediamo da li dove mi fa uscire più avanti ???
Mi fido di Maps… penso che sia più saggio, in quel momento.
Da qui intraprendo il viaggio più pauroso che abbia mai fatto in moto…
Non ho mai avuto rempore a viaggiare con il temporale, con la tempesta, con la neve… a pieno carico ed anche in due… ma viaggiare al buio per me è qualcosa di mentalmente destabilizzante.
In quel momento non penso a questo, penso che sicuramente una strada che porta ad una città come Modica sarà sicuramente ben tenuta e soprattutto ben illuminata. O per lo meno… sufficientemente illuminata.
Quello che trovo è una lingua di asfalto che oltre due metri dalla ruota anteriore della Bull (la distanza illuminata a lume di candela da quel faro, grande per niente…) si tuffa nelle tenebre.
Procedo a 40… 50 all’ora quando riesco a vedere all’orizzonte.
Per fortuna incontro un asfalto ben tenuto, ma attraversando zone prettamente rurali riesco ad intravedere sempre e solo all’ultimo le impronte di terra lasciate dai mezzi agricoli che si sono immesi in strada. La cosa che fa saltare i nervi è che le trovi sempre in curva…
Ricordo che da quando ho lasciato l’autostrada il navigatore dava qualcosa come un’ora e mezza di tragitto mancante.
Procedo… procedo… procedo… e quella tempistica sembra non calare mai.
Ogni tanto trovo qualche masseria illuminata nei campi a lato, oppure una stazione di servizio… quelle luci mi permettono di vedere più lontano e di tirare un po’, ma poi ripiombo nel buio.
Attaverso qualche paese, si, e tiro un po’ il fiato, ma il traffico sempre intenso nei centri non mi aiuta a rilassarmi.
La strada sale e si attorciglia su un evidente promontorio, penso al perchè Marvil ci ha fatto fare l’autostrda… quando il tratto che sto percorrendo sarebbe evidentemente un parco giochi da girarci in moto, di giorno…
Scavallata la collina inizio a vedere le luci della costa.
Il navigatore segna un po’ meno di un’ora… ed a me scappa da pis**are… ma preferisco non fare sosta, in mezzo al nulla.
Stringo la prostata e continuo !
Ad un certo punto Marvil mi chiama, ma sono nel buio più totale, perso in una campagna che mi sembra tutta uguale, non ho riferimenti se non la traccia blu di Maps e penso che se mi fermo non saprei nemmeno dirgli dove sono.
Se non gli rispondo, penso, di sicuro lo farò preoccupare… ma in quel momento mi ricordo che prima che Michele mettesse giù la telefonata gli avevo detto che avrei messo il navigatore per arrivare in Hotel. Quindi sono convinto che Michele gli avrà riferito questo appena arrivato, ignorando che Michele non aveva sentito un ca**o dall’auricolare…
Ma tant’è… non mi fermo e procedo. Tanto il navigatore dice che manca qualche decina di minuti all’arrivo.
Quando vedo il cartello di Modica ho avuto un flash… ho rivisto la stessa situazione che ho vissuto quella volta che, insieme a Gullivel, ho visto il cartello “Luino” dopo 7 ore di diluvio universale… andando al primo raduno organizzato da Rosso. Per me era il primo raduno ed il primo viaggio sotto alla pioggia.
E come quella volta mi sono messo in piedi sulle pedane, saltando esultando ed urlando !!!
Ho anche riso, proprio per il ripetersi di quella sensazione vissuta 10 anni prima.
Entrato nel parcheggio dell’hotel trovo Marvil che sta uscendo… nell’intento di venirmi incontro da qualche parte, non ben precisata… e davanti alla fontana dell’hotel trovo gli altri ad aspettarmi.
Nino è mortificato, per avermi perso. Mi è dispiaciuto moltissimo per lui, per quello che stava provando.
Fernando sapeva che io avevo il navigatore ed aveva cercato di tranquillizzare Marvil sul fatto che di sicuro stavo rientrando per una strada diversa, ma lui voleva fare comunque qualcosa…
Michele mi dice che non capiva cosa gli dicevo prima al telefono… e mi rendo conto solo in quel momento che lui era convinto che io avessi sempre avuto l’interfono per cui non riusciva ad immaginare cosa fosse successo.
Io ero esausto… ero arrivato 15-20 minuti dopo del gruppo, ma avendo percorso quasi la metà dei chilometri.
Il calo di tensione, brusco, mi fa girare un po’ la testa.
Vado a parcheggiare la moto, doccia… 10 minuti di pisolo e poi giù al ristorante !
Di fatto… questa è la serata dell’inizio ufficiale del raduno… e ci sono un po’ di cose da gestire.
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- Questa risposta è stata modificata 1 mese fa da Adriano.
21 Ottobre 2024 alle 15:44 #187369AdrianoModeratoreNonostante questa volta il tradizionale iter del raduno è stato, giocoforza, stravolto, la cena del venerdì sera è l’occasione per presentare, e consegnare ai partecipanti, la maglietta commemorativa.
Devo dire che è stato abbastanza emozionante vedere negli occhi di Marvil, e sentire nella sua voce, l’orgoglio non solo nello spiegare la maglietta ma soprattutto nello spiegare che la sua realizzazione è stata curata da suo figlio, da poco diplomatosi alla scuola di Comics di Firenze.
E’ la prima maglietta di design del nostro raduno !!!
Wow…
Ed il tocco dell’artista si vede tutto !
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21 Ottobre 2024 alle 15:47 #187371AdrianoModeratorePoi arriva il momento in cui Saida si alza e gira per i tavoli, con Rudy che tiene un borsone enorme.
Saida consegna ai partecipanti un pacco colorato, con il suo consueto sorriso…
Lei lo fa da… porca miseria… non riesco nemmeno a ricordare la prima volta che ha deciso di farlo… lei ogni anno realizza un pensiero per il gruppo, un capo di abbigliamento, un accessorio, con il logo commemorativo del gruppo disegnato da Rudy.
Ha iniziato con il cappellino, poi con i calzini, poi con l’asciugamano, l’astuccio per la toilette…
Quest’anno ha pensato a qualcosa più spettacolare del solito (ogni anno alza l’asticella), un marsupio da gamba in pelle bellissimo !
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21 Ottobre 2024 alle 15:47 #187372AdrianoModeratoreLa serata continua in relax, la giornata è stata faticosa per tutti.
Rientriamo nelle camere, bramosi del meritato riposo.
Non prima di aver dato un’occhiata che al canile sia tutto a posto…
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21 Ottobre 2024 alle 15:51 #187373AdrianoModeratoreSabato mattina le facce che si vedono a colazione sono stropicciate, ma felici.
Per noi tutti il raduno di quest’anno è già stato così super-soddisfacente, oltre che impegnativo.
Proprio per questo Marco ha pensato ad un giro meno impegnativo di quanto per tradizione si fa al giro del sabato, ma non per questo meno spettacolare. Ed anzi… non meno sorprendente !
Ripresa la strada, Marvil porta la carovana attraverso il centro storico di Modica, con Walter e Gioggio che provvedono a bloccare il traffico ad ogni rotonda od incrocio per farci procedere in sicurezza.
La destinazione è il Belvedere di Modica, e qui… solo questa vista vale il viaggio !!!
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- Questa risposta è stata modificata 1 mese fa da Adriano.
21 Ottobre 2024 alle 16:02 #187375AdrianoModeratoreOvviamente la nostra presenza non passa inosservata, 32 moto rantolanti che girano in questo luogo magico ti fermi a guardarle… ed infatti quando usciamo da Modica il lavoro Di Walter e Gioggio, noto sta cosa, viene spesso anticipato dagli automobilisti del posto che si fermano ad ammirarci passare. Molti sfoderano lo smartphone…
Marvil porta la carovana per i vicoli di Scicli.
Doveva essere una tappa prevista nel piano originario di Marvil, ma per rendere il giro più rilassato ci fa semplicemente passare davanti alla piazza del paese, dove sono state girate le scene del commissarioato di Polizia della serie televisica del Commissario Montalbano.
Poi puntiamo verso sud, verso il mare.
La prossima sorpresa che ci ha organizzato Marvil ci porta a Punta Secca, e nessuno di noi poteva immaginare quanto sarebbe successo.
Sbucando da un vicoletto vedo che c’è un vigile urbano che ferma Marvil… E penso “Ecco… adesso tocca trovare qualche volontario che allunghi patente e libretto”, tipo quella volta al raduno de L’Aquila… “Ferdin c’è la possibilità che ci fermino per qualche controllo per strada? – No, traquillo… qui non fermano mai le moto”, al primo tornante per salire a Campotosto nell’ordine troviamo schierate 3 pattuglie di carabinieri, 2 di polizia ed una della forestale… ed un albero di palette si materializza in mezzo alla strada ! 😂
Poi vedo che il vigile indica con la mano destra dove, secondo me, dovevamo accostare per i verbali…
Uscendo dal vicolo ci troviamo in Piazza del Faro e di fianco all’edificio del faro c’è una Renegade dela Polizia Municipale, e penso “Ecco… ci hanno sentito arrivare e si sono anche preparati”, infatti noto un altro vigile ed una vigilessa li… come se stessero, per l’appunto, aspettandoci.
Poi vedo che spostano la Jeep… Marco ci da istruzioni per parcheggiare tutti schierati a fianco del faro… ed un signore distinto in camicia e pantaloncini si avvicina a Marco e lo saluta calorosamente.
Era il comandante della polizia municipale di Santa Corce Camerina (il comune a cui appartiene Punta Secca)…
Ci stavano davvero aspettando… ma per accoglierci e darci il benvenuto, in rappresentanza dell’amministrazione comunale !!!
Ma non basta… Marvil ha organizzato l’evento spettacolarmente, preparando una targa commemorativa da consegnare al comandante e Fernando, non avvisato prima della cosa, improvvisa un discorso di rigrnaziamento.
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21 Ottobre 2024 alle 16:08 #187376AdrianoModeratoreLa scena rasenta il surreale, per i nostri standard intendo…
Il comandante entusiasta, i tre vigili con lui che fanno foto e video per l’occasione.
Come ha detto il Presidente… non ci ricapiterà mai più un’altra occasione del genere !!! 😯
Accolti dalle autorità… di solito a noi ci cacciano !!! 😂
Ancora meravigliati della situazione appena vissuta, seguiamo Marvil che ci porta a passeggio per il centro, fino ad arrivare all’attrazione che ha reso famosa Punta Secca, ovvero la cosiddetta “Casa del Commissario Montalbano”.
Marvil però non ha finito di stupirci…
Proprio di fronte alla casa del commissario si erge la Torre Scalambri, eretta a fine del 1500 e facente parte di un sistema difensivo e di avvistamento delle navi turche ed anch’essa vista più volte nella fiction della Rai.
Alla sua base è presente il TOSCA, un localino molto caratteristico dove troviamo una tavolata a noi riservata sul terrazzo prospicente la meravigliosa baia.
Non rimanere a bocca aperta non è un’opzione… ed il profumo del mare… non avevo mai sentito il profumo del Mediterraneo… per me è stato indescrivibile. Io sono nato sulla laguna di Venezia, il mio mare è l’alto Adriatico, che puzza nella maggior parte dei casi da fogna… quando va bene sa di pescheria. L’Adriatico al sud, in Molise od in Puglia, ha un altro odore, molto più intenso e sempre gradevole di salsedine. Ho più volte sentito il profuno del Tirreno e me ne ero innamorato fin dalla prima occasione.
Ma il profumo del Mediterraneo… il suo vento caldo… non ero pronto a quella sensazione.
Al TOSCA Marvil ha urganizzato un aperitivo, che si rivelerà pericolosetto…
Ad un assortimento di panelle, focacce, formaggi ed ogni bel di dio siculo, ha abbinato una degustazione di vini della cantina Caruso & Minini che avrebbe meritato la nostra sosta qui per il resto della giornata !
Così almeno credevo…
Le bottiglie di Ansò, di Lillo, di Zolì e di Grico letteralmente evaporano… sottovaluto sempre la sete del gruppo !!!
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21 Ottobre 2024 alle 16:12 #187377AdrianoModeratoreDato che il nostro aspetto è sempre più patito… Marvil ci riporta alle moto e riprendiamo la strada per percorrere una lunga ma affascinante litoranea, percorriamo tutto il lembo più a sud della Sicilia, costeggiando il mare talmente da vicino che per un buon tratto la spiaggia invade la strada (obbligandoci a qualche svirgolata sulla sabbia) e quasi da essere spruzzati dalle onde incazzate per il forte vento.
La destinazione ci porta a mettere le gambe sotto al tavolo (è il fil rouge del raduno ormai…) all’agriturismo La Fattoria Di Angelica.
Il locale è quanto di più rurale si possa desiderare.
Una grande area recintata da una bellissima staccionata in cui galoppano cavalli ed un casolare con una bella veranda, a noi riservata, da cui fuoriescono profumi spettacolari.
All’ingresso un carro da traino con i cavalli.
Non sto nemmeno a dirvi cos’abbiamo mangiato… io sono andato in overdose…
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21 Ottobre 2024 alle 16:13 #187378AdrianoModeratorePer fortuna ad un certo punto hanno finito di servire cibo, vino, caffè, amari… e siamo riusciti perfino a rivestirci e ripartire.
Destinazione Isola delle Correnti, il punto più a sud in cui si può arrivare.
Qui le correnti del Mediterraneo e dello Ionio, diverse per temperatura, temperatura, salinità e direzione, si incontrano generando una ben visibile linea netta.
Quasi tutto il gruppo si avventura per la spiaggia e raggiunge il punto più estremo, mentre io rimango a fare compagnia a Marvil, Oscar, Walter e Maria a tenere d’occhio le moto ed a gustarmi la mia prima granita al limone di Sicilia.
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21 Ottobre 2024 alle 16:14 #187379AdrianoModeratorermai il tramonto è avanzato quando riprendiamo la strada per il ritorno.
All’hotel doccia veloce e tutti giù per la cena !
Io ed il Presidente siamo fuori dell’hotel in attesa che arrivi Marvil con Vincenza.
Prima di lui arrivano Gioggio, Walter e consorti.
Poi entra nel parcheggio un’ Harley scoppiettante. Scende una ragazza, bionda. Si avvicina, fa per salire le scale per entrar in hotel… “Tu sei la sorella di Marco !” faccio io, lei sfodera quel sorriso dei Savarino e si presenta “Laura, piacere !”.
Di seguito arrivano Marvil e Vincenza. Ora possiamo finalemente mettere le gambe sotto al tavolo, ci voleva !!!
La cena del sabato è come sempre occasione per procedere con i ringraziamenti, ad iniziare dai nostri angeli custodi
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- Questa risposta è stata modificata 1 mese fa da Adriano.
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