Prima uscita della stagione 2015

[Adriano]

Era tutto l’inverno che con Michele e Gullivel discutevamo, nelle nostre serate in pub, del primo giro della stagione… lo bramavamo come l’aria…

La data prefissata era il primo maggio, ma sapete bene com’era il meteo… la data di riserva era il 3 maggio, ma anche li il meteo non era per nulla favorevole… ed ecco che il 10 maggio si è rivalata la giornata perfetta!

Ritrovo e partenza, come sempre, da Salzano alle 8:00.

P.S.: scusate se può sembrare monotono questo report… ma non sappiamo fare a meno di frequentare questi posti orrendi!!! 😆

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Veloce trasferimento per imboccare la Valsugana e tappa per la colazione al consueto bar.

Le Bull iniziano fin da subito ad attrarre gli sguradi dei passanti…

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Riprendiamo la strada… non c’è traffico e quindi proseguiamo spediti…

Arsiè, Lamon, Schener, Imer e Fiera di Primiero…

La giornata è meravigliosa, il cielo splende… la strada è pulitissima e puntiamo verso S. Martino di Castrozza.
E’ l’occasione per saggiare le doti delle nuove gomme (Dunlop RS2), i benefici della nuova accensione (bobine) e se il nuovo motore (25.000 km) abbia problemi…

Beh… mi serve qualche tornante per abituarmi al modo diverso di “stare in strada” di queste Dunlop, ma la sensazione di maggiora linerità che avevo avuto nei giri intorno a casa qui è più che confermata!
Infatti arrivati a S. Martino scopro con mia sorpresa di aver chiuso subito il posteriore… senza aver avuto la sensazione di aver piegato di più del solito…

In paese è tutto ancora chiuso, per cui scattiamo solo qualche foto.

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Riprendiamo la strada per il Passo Rolle.

Questo è uno dei tratti che più adoro, il primo tratto è caratterizzato da ampi tornanti raccordati da brevi rettilinei ed il tutto con una discreta visuale. si può osare un po’ di più, complice la strada perfettamente pulita, anche se la stagione della neve è appena terminata…

Qui ho l’occasione di saggiare le rinnovate doti meccaniche della mia Bull, che insieme alla grande “somunicazione” che le Dunlop mi sta dando, mi mettono in una situazione che non avrei mai pensato di trovarmi… mi trovo con uno stradale dietro (non ho ben capito il modello, mi sembrava un CBR 600) che in uscita di tornante, quando spalanco tutto, non riesce e tenere il mio passo…

Possiamo disquisire quanto volete su chi dei due era il più brocco… 😆
Ma è stata una bella sensazione! ::mrgreen::

Mi ha superato solo in allungo al primo rettilineo più lungo di qualche decina di metri…

Su al Passo troviamo anche qui tutto chiuso… per cui andiamo avanti e scendiamo un paio di tornanti… per poi fare tappa presso la fantastica Malga Rolle: le immagini vi spiegheranno meglio di mille parole il perchè di “fantastica”…

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

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Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

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Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Sembra impossibile… ma andare in moto comporta un dispendio di energie esagerato!!!

Ed allora… perchè non riprendere le forze con una buona tazzina di caffè ed una fetta di dolce fatto in Malga?
Per la precisione… torta sacher per Gullivel e torta ai frutti di bosco per me e Michele ::cool::

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Da qui proseguiamo scendendo verso Paneveggio, dove prendiamo lo svincolo per Passo Valles.

La strada qui non ha gan tornanti, ma si inerpica tra le montagne affiancando il corso di un torrente dalle acque azzurrissime…

Al Passo scattiamo qualche foto… e ci godiamo uno dei paesaggi più suggestivi delle Dolomiti…

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

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Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Scendiamo verso Falcade…

Qui la Bull inizia ad esibirsi in uno dei suoi concerti di scoppiettii dagli scarichi 😈

La strada si fa un po’ sporca in mezzo al bosco… del resto siamo passati dal Trentino al Veneto, e si vede!

Prima di entrare a Falcade prendiamo per il Passo S. Pellegrino, e letteralmente ci arrampichiamo per i ripidissimi tornanti qui inizio a grattare le pedaline…
Per nostra fortuna il traffico è praticamente nullo…

Sul passo, deserto, ci fermiamo per decidere il da farsi…

Da qui si scende a Moena e poi dobbiamo decidere se prendere verso ovest o verso est… ad ovest significa che per il ritorno dobbiamo fare il Manghen, e Michele ci esprime tutta la sua gioia nell’apprendere questa eventualità con un sonoro “Ve vegno in c*eo!!!”, serve la traduzione? 😆

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Scendiamo a Moena, percorriamo tutta la Val di Fassa fino a Canazei e da qui saliamo per il Pordoi.

Qui molti tornanti mostrano i segni delle ghiacciate invernali, in alcuni tratti l’asfalto è saltato via e lascia scoperto il vecchio manto fatto di blocchetti di porfido… il massimo della tranquillità è trovarsi in piega con l’anteriore che finisce all’improvviso sul porfido! Noto per le sue doti di grip… ::e_surprised::

Sul passo facciamo tappa…

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

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Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

E decidiamo di fermarci a mangiare dalla Giovanna… che è l’nuico ristorante dove tutti i biekrs d’Europa, di passaggio qui, sanno di trovare aperto tutto l’anno!

Pappardelle al ragù di cervo, patate al forno (per me e Gullivel) e funghi trifolati (per Michele) ::mrgreen::

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Con uno sforzo per trattenere la panza, richiudiamo i giubbotti e scendiamo… percorrendo i tortuosissimi tornantini del Pordoi… e facciamo rifornimento.

Prendiamo per il Passo Fedaia, e ci infiliamo nelle caratteristiche gallerie di questo passo, davvero suggestive…

In cima anche qui i poschi locali sono chiusi, per cui foto e ripartiamo…

Life is a journey, not a destination !

[Adriano]

Scendiamo verso Cortina, dove andiamo a fare ridornimento… ci siamo divertiti un po’, e con qualche manata di gas in più le Bull si sono fatte assetate! ::e_biggrin::

Ripercorriamo a ritroso un tratto di strada e prendiamo per il maestoso Passo Giau, la vera meta che ci eravamo prefissati di raggiungere!
E’ inutile descrivere la goduria che si prova nel salire sul Giau… la strada è quanto di meglio un motociclista possa desiderare, il paesaggio, beh… mozza il fiato… per cui finchè si è in sella è meglio guardare la strada!!!

Sul Giau siamo in pochi, il silenzio è totale… giusto interrotto ogni tanto dal battito affannato del motore di qualche moto che gli manca un po’ l’aria… chiunque arrivi fin qua su, non importa quante volte l’ha fatto nella sua vita, non può fare a meno di togliersi il casco, fare un grosso respiro per riempirsi i polmoni di aria ghiacciata e purssima… per poi lasciarsi andare in un sorriso spacca-guance per la meravigglia che si trova davani agli occhi…

Life is a journey, not a destination !

[Autore]

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