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29 Giugno 2010 alle 14:29 #6314robertogenModeratore
Dentro la pancia del teatro Flaminio, Italia-Inghilterra di rugby, dieci minuti al fischio d’inizio. il tunnel che dagli spogliatoi porta al campo è breve. una decina di metri e poi due scale di ferro che ti portano in superficie, dove tutto è erba, pali strani e tifosi ululanti al gusto di birra. senti qualche porta sbattere e poi li vedi arrivare.Ventidue in maglia bianca, ventidue in maglia azzurra. Non ce n’è uno che ride, che parla, niente. sguardi fissi davanti e facce che sembrano ordigni con la miccia corta. accesa. lentiggini e occhi chiari montati su fisici impressionanti, frigoriferi di forma umana, orecchie smangiate, mani ridisegnate da ortopedici pazzi.Su una maglia azzurra scivola via, clandestino, un segno di croce. quintalate di forza e velocità salgono di corsa le scale e i tacchetti sul ferro regalano un bellissimo rumore di grandinata improvvisa, subito ingoiato dall’ululato dello stadio che li vede sbucare. Baila, baila, oggi suonano il rugby.Musica geometrica e violenta. gli italiani la suonano a orecchio, gli inglesi ci ballano su da generazioni. è una musica che ha una sua logica quasi primitiva: guadagnare terreno, guerra pura. far indietreggiare il nemico fino a schiacciarlo contro il muro che ha alle spalle. quando gli rubi anche l’ultimo metro, di terra è meta. un goal o un canestro da tre, al confronto, sono acqua tiepida, un giochetto di bravura per abbonati alla manicure. una meta è campo cancellato, è scomparsa totale dell’avversario, è alluvione che azzera. ci puoi arrivare per due strade: o la forza o la velocità. gli italiani scelgono la prima, cercando il muro contro muro, dove il cuore moltiplica i chili per due e il coraggio trova strade impensabili tra tibie, tacchetti, colli e culi.Gli inglesi per un po’ ci stanno, si trovano sotto sette a sei. allora fanno mente locale, si ricordano di quanto è largo il campo e iniziano a ballare. si aprono a ventaglio, piazzano un paio di frustate sulle ali, fanno girare il pallone come una saponetta tra mani di ghiaccio. lo score del primo tempo dice ventitre a sette per loro. dice che la musica è la stessa per tutti, solo che noi suoniamo, loro ballano.Nell’intervallo gli azzurri non scendono negli spogliatoi. rimangono in mezzo al campo, a guardarsi negli occhi. calcisticamente parlando, sono sotto di due goal. rugbysticamente parlando, non gliene frega niente. “Dai Italia, che ce la facciamo” grida uno con un accento veneto da far paura. capisci che loro, negli occhi, hanno solo la meta con cui hanno azzerato gli inglesi al settimo minuto, tutto il resto è inutile decorazione.Cos’è il rugby te lo trovi riassunto quando Alessandro Troncon, lì, in mezzo al campo, appoggia un ginocchio per terra, e gli altri si stringono intorno a lui, e d’improvviso c’è solo più silenzio. Troncon ha il numero nove sulla schiena, ma non ha niente a che vedere col centravanti fighetta che aspetta in area e poi raccoglie gloria con stilettate da biliardista. Troncon è il capitano, che nel rugby non è una fascia bianca al braccio del più pagato: lì capitano è il cuore e i marroni della squadra, uno che quando pensi mi arrendo lo guardi e ti senti un verme. Troncon è quello che appoggia un ginocchio sull’erba, e poi si mette a urlare uno strano rap battendosi la mano sul petto, e il rap dice “qui dentro ci deve essere solo la voglia di andare DI LA’, placcare DI LA’, solo questo, correre DI LA’, spingerli DI LA’, schiacciarli DI LA’, vaccalamiseria”. di là è il campo inglese, of course.
Ci passeranno 25 minuti su 40, nel secondo tempo, gli italiani, di là. ma alle volte non basta. gli inglesi prendono martellate e restituiscono veroniche, e il campo sembra in salita, noi scaliamo, loro scivolano. su tutta questa geometrica esplosione di elegante battaglia, domina l’assurdità di quel pallone ovale, geniale trovata che sdrammatizza con i suoi rimbalzi picassiani tutta la faccenda, scherzando un po’ tutti, e riportando il generale clima vagamente militare ai toni di un gioco e nient’altro. gli ultimi secondi ce li giochiamo a un soffio dalla linea di meta inglese, buttando dentro tutti i muscoli rimasti e folate di appannata fantasia.
Non ci sono altri sport così. voglio dire, sport in cui a trenta secondi dalla fine trovi gente disposta a buttarsi di testa in una rissa per perdere 17 a 59 invece che 12 a 59. forse il pugilato. ma un pazzo lo si trova sempre: quindici è più difficile. i nostri quindici escono dal campo con gli inglesi che li applaudono, e sono soddisfazioni. a seguire, il terzo tempo: di solito una bella sbornia al pub, tutti insieme, vincitori e sconfitti. Ma qui è il Sei Nazioni, una cosa solenne. quindi cena in smoking. Ammesso che esistano smoking di quelle taglie.Rugby is a game played by men with odd shaped balls
29 Giugno 2010 alle 14:51 #51219AnonymousMembroveramente bello!
29 Giugno 2010 alle 14:51 #51220AdrianoModeratoreTi voglio su LA7 al posto di cecinelli!!!
:gr
Mi si è stretto il cuore…
E poi… Tronky, nelle sue vene scorre tritolo puro! Basta sentire la sua voce al telefono (lo zio della mia compagna è un suo vecchio amico… l’ ho senti più volte) per sentire l’ adrenalina di cui vive…
Life is a journey, not a destination !
29 Giugno 2010 alle 15:07 #51221robertogenModeratoreci fosse stato Troncon ai mondiali di calcio avrebbe preso a calci nel culo tutti i giocatori da subito per fargli capire cosa vuol dire giocare per la nazionale a quelle quattro fighette. l’unico è Gattuso, perchè giocava mediano di mischia da ragazzino. ::beer
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29 Giugno 2010 alle 16:01 #51222mich62PartecipanteBRAVO …ogni frase trasuda passione …
29 Giugno 2010 alle 16:40 #51223AdrianoModeratore@robertogen wrote:
ci fosse stato Troncon ai mondiali di calcio avrebbe preso a calci nel culo tutti i giocatori da subito per fargli capire cosa vuol dire giocare per la nazionale a quelle quattro fighette. ::beer
Stai scherzando ?!?!? Avrebbero re-instaurato la pena di morte per una cosa del genere… In Italia puoi calpestare i diritti dei cittadini, rubare ed uccidere impunemente ma… il calcio no! Non si tocca…
Secondo me Troncon li avrebbe fatti tornare a casa a piedi (visto che erano indietro di allenamento…) ed una volta a casa li avrebbe obbligati a sfasciare le loro Cayenne a suon di testate… :gr
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29 Giugno 2010 alle 17:18 #51224AnonymousMembroIL RUGBY E’………………………………….
NON SI può DESCRIVERE.. MA OGNI VOLTA CHE VEDO UNA PARTITA MI VIENE VOGLIA DI TORNARE A GIOCARE….. MAMMA MIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La MAGIA inizia poco prima della partita, dopo il riscaldamento Si torna negli spogliatoi e il capitano fa il discorso alla squadra l’adrenalina che sale i muscoli che pompano.. la voglia di spaccare il mondo e poi s’inizia…il fischio dell’arbitro. Il momento più atteso la cosa più bella, l’ingaggio in mischia chiusa, la potenza allo stato puro 16 guerrieri che combattono.. la palla che esce.. il numero 8 che parte la terza ala placca e via con un altro punto d’incontro.. e cosi per ottanta maledettissimi minuti.. ma questo è bello che non molleresti mai.. MAMMA MIA CHE VOGLIA. Tutti i pensieri si annullano. Ci sei solo tu e i tuoi compagni fratelli..
::cap29 Giugno 2010 alle 21:05 #51225robertogenModeratorebelin Charly….mi hai fatto scendere la lacrimuccia del rimpianto…rimpianto di non poter più giocare a certi livelli ma solo con gli old….sempre meglio che niente…e le birre non mancano mai!!! ::beer ::beer ::beer
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30 Giugno 2010 alle 12:33 #51226rosso65PartecipanteNon ho mai amato il calcio,…… ma guardo spesso il Rugby ……diciamo ……..da una decina d’anni, anche se mi piace di più quello americano, non lo so forse perchè è più coreografico rispetto al rugby però da lì ho cominciato ad apprezzare questo sport, ma forse perchè in Italia, è solo in Italia, non è pubblicizzato come dovrebbe eppure mi guardo alcuni incontri fatti delle varie nazionali compresa la nostra e quella è l’unica nazionale che guardo volentieri.
30 Giugno 2010 alle 12:44 #51227AnonymousMembrosenza parole davvero toccante.
Per il calcio condivido con tutti ::ce voi ricordandovi però che magari a volte vale la pena guardare anche oltre i confini italiani fatti da fighette perchè anche il calcio sa essere gioia di vivere ( vedi il Brasile ) ed attaccamento alla maglia…
Non facciamo dell’anticonformismo gratuito
bye30 Giugno 2010 alle 12:49 #51228robertogenModeratorese mi permetto di criticare certi aspetti del calcio lo faccio solo riguardo il calcio di casa nostra, all’estero non sono certamente come i nostri “campioni” ::beer
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30 Giugno 2010 alle 13:13 #51229AdrianoModeratoreE’ giusto guardare nei nostri confini per dare opinioni sul nostro calcio, ma se vogliamo guardare all’ estero vedo che la nostra nazionale spesso è in buona compagnia tra le compagini europee… mentre nel rugby (ma in realtà possiamo fare il confronto con qualsiasi altro sport di squadra…) si vive in altro modo… il rispetto per i compagni, per gli avversari e per le regole, il senso del dovere, del sacrificio e dell’ onore sono principi che il rugby infonde anche solo in chi lo vive da spettatore, e guarda caso sono proprio quei principi di cui la nostra società ha estremamente bisogno!
Il calcio (italiano? europeo? boh, ditemelo voi…) invece insegna fin da piccoli che chi fa più il furbo e chi umilia di più l’ avversario vince (abbiamo vinto un mondiale con questo modo di fare!)… che guarda caso è il principio che più sta a cuore all’ italietta!
Mi piace sempre di più ‘sto forum! Che la bull sia la moto del rugbysta? In fondo anche lei richiede forza, intelligenza e rispetto per dare in cambio le più belle soddisfazioni :gr
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30 Giugno 2010 alle 13:35 #51230robertogenModeratoremi sto commuovendo….vado a farmi una birra per riprendermi!!! ::beer
Rugby is a game played by men with odd shaped balls
30 Giugno 2010 alle 14:07 #51231AdrianoModeratoreProva ad immaginare cos’ è?
Sarà la mia divisa quando stapperò la prima bottiglia di Nut Brown della stagione
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1 Luglio 2010 alle 13:22 #51232AnonymousMembroComplimenti rob…
:gr
Bellissimo il post. Sul serio. Sono velori veri. Che in questo schifo di societa’ moderna si sono persi. Ma per me sono sempre vivi, e fa piacere sapere di altre persone che la vedono come me.
🙂VIVA IL RUGBY
e i valori che rappresenta…
:gr :gr -
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