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@salvo605 wrote:
Grazie dap… 😀
ricordati che… la Donna …non hanno età… 😆
vorrei vederti trom……..una che perde le bave 😉 e che si toglie la dentiera per una p………@salvo605 wrote:
Prossimo intervento… 8)
…..ripristinare le 3 spie mancanti…
………………………………………..Fatto anche questo… 😉
segue –>
E’ arrivato il momento delle forche… 😛
La mia…è una Shadow del 1997.
Da come l’anteriore si dimostrava troppo “floscio”…,
sicuramente mai nessuno prima di me…
aveva effettuato questa manutenzione.
Importante assicurare la moto su un cavalletto
posteriore e uno anteriore sotto al motore.
Ruota e parafango…a riposo.
Con un pezzettino di carta gommata ho fatto una tacca
di riferimento per dopo poter rimontare gli anelli portafrecce
…nel giusto verso.
c.s.
Canne e foderi…già pronti per essere aperti.
segue
Svuotato l’olio vecchio…e riposte le molle a sgocciolare.
In primo piano le nuove molle.
In effetti le vecchie molle si erano accorciate di 1,5 cm,
rispetto alle nuove.
Ho notato che la marca è… SHOWA
(anche quelli dietro…sono SHOWA)
Nel rimontare il tutto…, per un buon e sicuro risultato,
non si può fare a meno di una chiave dinamometrica.
In meccanica…con il peso impresso alle viti e dadi…non si scherza…!!!
Finito…!!!!
Domani mattina giro di prova…;-))
Costo del tutto:
– Molle progressive : 68 euro
– Olio SAE 15 ( lt 1): 14 euro
– Manodopera: Gratis…!!!!!
Ecco che olio nerastro ho tirato fuori dalle canne…!!!
Però alla fine del lavoro mi sono accorto
di aver trascurato un particolare:
potevo anche sostituire i paraoli….. 🙄E…i tubi freno in treccia… 🙂
Il “casino”…non è lo smontaggio
di quelli vecchi e il montaggio dei nuovi… 😯
Il lavoro più impegnativo è lo spurgo… 😆
Ma non mi sono arreso…in quanto tale lavoro
l’avevo già fatto su altre moto… 😀
segue
Voglio postare, qui sotto, alcune righe scaricate da un sito.
PERCHE’ ESEGUIRE LA MODIFICA
Fisicamente accade questo: quando frenate sviluppate una potenza sui freni di all’incirca 400 kw che sottoforma di attrito vi fa decelerare. Nelle pinzate forti la forza G che vi trovate a contrastare è circa 2,5 volte quella che riuscite a provocare con accelerate a tutto motore (mai fatto caso?). La forza d’attrito quindi sviluppa un’enormità di calore. Con materiali di serie si arriva a 600 gradi, un po’ meno se avete carbonio o ceramica. L’errore che molti fanno è di pensare che mentre si va l’aria che circola attorno abbassi decisamente e istantaneamente la temperatura. Niente di più sbagliato: l’aria smaltisce molto ma non abbastanza. Avete mai sfiorato il disco poco dopo aver fermato la moto? Io l’ho fatto e vi assicuro che sono vesciche. Tornando a noi, il calore si distribuisce sugli altri componenti dell’impianto freni. Qui accade il problema: tutti i componenti sono studiati per reggere i picchi delle temperature a parte la gomma dei tubi che certo avrà il vantaggio di assorbire meglio le oscillazioni della forcella perché il materiale è morbido ma, quando la gomma si scalda troppo offre meno resistenza alla deformazione di quanto non faccia la pastiglia sul disco. Il risultato è che la frenata si allunga perché la pressione utilizzata non finisce tutta sui pistoncini ma causa l’allargamento del condotto in gomma. Il tubo in treccia metallica ha caratteristiche decisamente più rigide e scongiura del tutto questo effetto chiamato dai tecnici “effetto polmone”.😉
Prossima e imminente modifica…alla mia Shadow 1100 😆
Manubrio Flyer…con riser curvi…e alti 150 mm.
Il Manubrio…stà ancora in verniciatura: NERO… 😀
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