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Io ho fatto di peggio… di molto peggio…
Nel ’99 andai a Barcellona in moto, e campeggiai in un paese di mare chiamato “plaja de aro” o giu’ di li’, piu’ o meno. Il peasino era una piccola Rimini spagnola, pieno di figa da paura da tutta l’Europa… ragazze spagnole? non le trovavi manco a pagarle ( all’epoca non conoscevo nemmeno mia moglie, sicche’ sono a posto…
).
Purtroppo non potevo starci troppi giorni per motivi di lavoro, sicche’ mi dissi: “stanotte devo cuccare assolutamente”. L’altro mio amico motociclista era molto timido ( troppo timido ) sicche’ stava tutto a me. Verso le 2, le 3 di notte attacco bottone con due bionde danesi: una era un pezzo di gnocca non indifferente proprio, ma aveva un po’ la puzza sotto il naso, l’altra invece era piu’ normale ma molto piu’ simpatica. Mentre ci sediamo ad un tavolino e ci beviamo io una Red Bull e lei ( la simpatica ) una tripla vodka, mi accorgo che le piaccio tanto e che mi guarda in modo inequivocabile… anzi, per togliere proprio ogni dubbio, dopo che ci avviciniamo parlando, ci prendiamo la mano, e ad un certo punto mi guarda facendomi vedere la piega del seno e mi mette la coscia sulla gamba.
Mamma mia… gli ormoni ce li avevo a mille… ::cap
Il problema e’ che l’altra ogni tanto le dice qualcosa in danese che la raffredda e le fa cambiare faccia, io la supplico di spiegarmi in inglese, mi incazzo con l’altro amico che evidentemente non la sta’ distraendo abbastanza ( infatti tra loro c’era scena muta, proprio… ) e vengo a sapere che i genitori avevano affidato la “mia” pulzella ( sapendo che si faceva, diciamo cosi’, lasciar andare, forse, chissa’ ) all’antipatica, e che le aveva detto pressapoco “se vai con lui ti porta nella tenda e ti mette incinta, e io diro’ tutto ai tuoi”. Poi si rivolge a me e mi dice che deve riportarla all’albergo, e che pero’ domani ci saremmo incontrati sul presto ( non ricordo a che ora ).Per carita’: era esattamente quello che volevo fare, anche perche’ la bionda con cui stavo flirtando non ci credeva che ero venuto in moto, ma al solo pensiero faceva “wow” e mi guardava… , e voleva vederla, la tenda era li’ a fianco, sai com’e’… ma incinta no, non son cosi’ bastardo… E poi… ci sono tanti modi per evitarlo…
Io mi rivolgo alla bacchettona…
e non le dico
Hey you, listen! Your friend doesn’t need a tutor! She is intelligent and I am not so bad to do that ! I’ll bring her to your hotel ehm… later… Bye, bye!
e me la portavo via,
ma le dico, da autentico coglione:
Ok! See you tomorrow.
Volevo dimostrarle che non ero cosi’ stronzo, ma quando le lasciammo vicino all’albergo, la pulzella disponibile/arrapata mi disse:
I’m drunk. Tomorrow I’ll forget you. I know it. I’m sorry. Trad.: Sono ubriaca. Domani ti dimentichero’. Lo so. Mi dispiace.
Lasciandomi come il re dei coglioni.
E’ la trombata ( che non ho fatto ) che ricordero’ per tutta la vita. E ogni volta mi dico: “Sei un coglioneeee!“
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