28 luglio 2013 – motogiro con Diegone & Adriana

Facciamo colazione e concordiamo il tragitto… imbocchiamo la statale Valsugana fino a Grigno e da qui prendiamo per una stradina, che porta a Strigno, che mi fa ritornare indietro con i ricordi di oltre trent’anni, quando da piccolino i miei genitori mi portavano in ferie qui… ritrovo le piazzole dove mio padre fermava la mitica NSU Prinz color verde per farle riprendere fiato… e per rifocillarci del lungo viaggio (ora in moto ci si arriva in un’ oretta, all’ epoca ci voleva mezza giornata in auto…) ci sedevamo sul cofano a preparare dei panini al prosciutto crudo acquistato in un paesino vicino… Primolano… mio papà risparmiava tutto l’anno per potersi permettere quel prosciutto crudo… ed io non smetterò mai di emozionarmi ripensandoci…

Beh… mentre saliamo, tra un tornante ed un ricordo, è impossibile non meravigliarsi di come possa esistere una strada così splendida, con una vista altrettanto eccezionale, completamente sconosciuta ai più… il traffico della giornata “siamo noi”!!!

Scendiamo verso Cavalese e da qui Diegone mi porta verso una zona del Trentino che non ho mai persorso, sulla cartina è indicata come “Selva di Ega”, fa parte della Val di Fiemme… percorriamo strade stupende immerce in un bosco incredibile… se mi dicessero che eravamo in Canada ci crederei senza fiatare!

Arrivari a Nova Levante Diegone accosta, ha il viso illuminato come quello di un bambino davanti ad un luna park… e mi fa “C’è una sagra… mangiamo un bococne qui!”…
Effettivamente è ora di pranzo, per cui lo seguo senza capire bene cosa intendesse ne cosa avesse visto…

Praticamente correndo in moto sulla strada provinciale ha notato la sagoma di una panca da sagra spuntare dal fitto del bosco… si trattava effettivamente di una sagra paesana, in puro stile tirolese con tanto di orchestra in tenuta tipica che suona musica classica e celtica…
Dalla strada era impossibile da vedere… sono sicuro che Diego non l’ha vista… ma i suoi sensi di super eroe hanno avvertito l’ odore di wurstel, crauti e patatine!!! Nonch’è il sibilo della spina della birra!!! 😆

Prendiamo posto ed ordiniamo il pranzo e gustandoci il momento di assoluto relax…

Rifocillati a base di Wurstell, pollo, patate, birra e marcia dell’ Aida riprendiamo il percorso e raggiungiamo velocemente il Lago di Carezza, uno specchiio d’ acqua blu insenssissimo che sembra perfino finto…

Qui, ad oltre 2100 metri… alla base del ghiacciaio della Marmolada… si sta splendidamente bene… anzi, quando qualche nuvoletta ci mette in ombra fa anche un po’ freschino… ma appena ritorna il sole ci si squaglia…

Qui ci saranno almeno 20.000 gradi… c’ è un’ afa che stronca… togliendo il casco ho la testa che esplode… le vene delle tempie mi pulsano e si gonfiano da far urlare dal dolore…

Urge una birra ghiacciata!!! ::mrgreen::

Ma una volta giunti davanti al bancone, nel mezzo del bosco della birreria, ci rendiamo conto che in queste condizioni, stravolti dal caldo e dalla stanchezza… bere un boccale di birra significherebbe collassare all’ istante…

Optiamo per delle poco gloriose lemon soda (per Diegone e me) e e spite (per Adriana)… e non domi ci concediamo anche un bis!!!

Dopo essersi illusi di essersi acclimatati alla temperatura della pianura, qui ci dividiamo… prendiamo entrambi per Feltre, qui Diegone ed Adriana raggiungono degli amici mentre io prendo per Busche e da qui imbocco la “sinistra Piave”, passo per Valdobbiadene, Vidor, attraverso il Piave, raggiungo Montebelluna e da qui passo per Istrana (mi decolla sopra la testa una coppia di AMX dall’ aeroporto militare…), noale e casa…

Il contachilometri segna 438 km, la mente è felice per lo splendido giro fatto con una compagnia d’ eccezione, il cuore è pieno di gioia per aver rivisto i luoghi dell’ infanzia e l’ ego è soddisfatto perchè il nuovo posteriore M5 è andato alla grande!

A proposito… gran gomma l’ M5!!! La Bull è diventata agilissima! Con poco sforzo scende in piega con una velocità disarmante, ed a tratti impensabile… la tenuta è super-ottima, finalmente il limite dei miei pneumatici è superiore al mio!
Dopo il primo giro domenicale ho scalfito la 5a tacca a destra, mentre a sinistra non sono andato oltre a metà tra la 4a e la 5a… c’ è ancora da lavorare in fatto di “auto-fiducia nella piega” ma è evidentissimo che la mancanza è solo mia… ::e_wink::